Scalatore passista
Parlare di Chiappucci porta alla mente una delle imprese del ciclismo italiano più belle: 18 luglio 1992 trionfo al tour de France sul traguardo del Sestriere, dopo duecento chilometri di fuga.
Oggi Bugno - Chiappucci rappresentano il simbolo del ciclismo italiano di quegli anni, che non è mai tramontato, anzi ad oggi nelle SL Academy insieme per emozionare ed emozionarsi con gli appassionati.
Concept rigorosamente "made in italy" ed un team di professionisti con i quali condivide le pedalate ed i tour esperienziali.
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Claudio Chiappucci
"El Diablo"
by Claudio Chiappucci
3 tappe
Tour de France
1 tappa
Giro d'Italia
In viaggio con il Campione
Tecniche di scalatore
Bio
Passa dilettante e con i colori del G.S. Isal Tessari e nel 1982 conquista il titolo di Campione Italiano di seconda categoria ed è quarto alla Medaglia d’Oro Città di Monza.
Nel 1984, con i colori del G.S. Cavedil Tolotti, conquista la classifica generale e la maglia della montagna al Giro del Friuli Venezia Giulia. In quell’anno Claudio è anche primo al Trofeo Pigoni e Miele e secondo al G.P. Sovizzo-Piccola Sanremo alle spalle di Flavio Chesini.
Le doti di passista scalatore del giovane Chiappucci attirano l’attenzione della Carrera-Inoxpran di Davide Boifava con cui passa professionista nel 1985 a 22 anni.
Professionista dal 1985 al 1998, vinse una Milano-Sanremo, due Giri del Piemonte, tre tappe al Tour de France e una al Giro d'Italia.
Ottobre 1992, partecipa al Clàsico RCN colombiano, conquistando una tappa ed attirando la passione dei tifosi locali gli vieni attribuito il soprannome con la frase emblematica "Non es un hombre, es un Diablo!"