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SL Magazine

Wellness & Positive Sport

SL Academy Gianni Bugno ed il team dei Pros Cyclist e Preparatori atletici

Educational a Riolo Terme


 

In Emilia-Romagna, è possibile dedicare qualche giorno al benessere e a pedalare nell’entroterra romagnolo, per le vie che uniscono i borghi di quest’area lungo un percorso caratterizzato dalla presenza di acque termali e stabilimenti.

Soggiornando a Riolo Terme https://www.termediriolo.it si può unire l’attività sportiva alle cure termali.


I programmi di wellness e positive sport SL Academy Gianni Bugno

A prescindere dai percorsi che si fanno, per ottenere il massimo risultato da un soggiorno a Riolo Terme, SL Academy insieme al Grand Hotel Terme Riolo propone programmi esperienziali di 3/4 giorni, ogni mese tematico con un suo tema e un valore a sé stante, ma se fatti tutti l’insieme del percorso dà un valore aggiunto importante.

Tra i temi presentati troviamo il «Programma Forza» che prevede un incontro conoscitivo, il test di valutazione funzionale (metabolico e di forza) e un programma di terapie termali e che ogni giorno include insieme alle pedalate anche attività a corpo libero e un’alimentazione calibrata. Il «Programma Endurance» invece è centrato sul lavoro di forza e recupero, programma di terapie termali di recupero, oltre, come gli altri sui test di valutazione iniziali. Infine, il «Programma Sicurezza» è centrato sulla gestione dell’allenamento e sicurezza in gruppo, sull’importanza dell’integrazione a supporto dei meccanismi energetici.

Per ultimo, troviamo una quarta sessione «Programmazione», che serve a indicare e creare la programmazione dell’allenamento.




Le terme sono il complemento perfetto dopo le pedalate che ci portano alla scoperta del territorio circostante.




Durante il weekend, infatti, si può percorrere la ciclovia dei Gessi che da Riolo porta a Brisighella, località ricca di tradizioni, storia e bellezze architettoniche. Questo bellissimo borgo non solo vanta i più prestigiosi riconoscimenti, tra i quali i Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ma offre al visitatore curiosità come la “Via degli asini”, una strada porticata, sopraelevata del XII secolo, un tempo percorsa dai birocciai, dove il piano terra fungeva da dimora per i somari che trasportavano il gesso estratto dai vicini Calanchi, e i piani superiori per i loro padroni. Inoltre, da degustare e comprare il suo prezioso olio Dop. Un consiglio? Provarlo crudo sul carciofo moretto che cresce solo qui. www.terradibrisighella.it Lasciata Brisighella si può decidere di ritornare a Riolo Terme passando per Imola o raggiungere Faenza, cittadina famosa per le sue ceramiche (da visitare il Mic, museo Internazionale delle ceramiche), e le botteghe artigianali. La più tradizionale? La Vecchia Faenza https://www.lavecchiafaenza.it Nata negli anni ’60, in un’epoca in cui la tendenza era quella di produrre ceramiche contemporanee, il suo fondatore decise di puntare sull’antica tradizione locale andando decisamente controcorrente. Una scelta vincente dato che ancor oggi le ceramiche di questa antica bottega sono richieste in tutto il mondo. Faenza è da girare in bici scoprendo i suoi palazzi, la sua magnifica piazza del Popolo, o meraviglie come il suo Museo all’Aperto, con 85 opere e installazioni di arte contemporanea sparpagliate fra strade, piazze e cortili.


Un altro percorso interessante è da Riolo a Casola Valsenio. Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti. Conosciuto come il “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”, è il presidio più meridionale del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Da visitare: Il Cardello, la casa museo dove lo scrittore Alfredo Oriani trascorse quasi tutta la vita, si trova prima dell’ingresso nel paese. L'edificio risale probabilmente al secolo XI, ed è stato foresteria dell'Abbazia benedettina di Valsenio, la cui esistenza è documentata a partire dal 1126. Il padre di Alfredo lo acquistò nel 1855 e vi si stabilì nel 1866. All’interno è inoltre custodita la bici storica con cui lo scrittore, considerato un po’ il padre del “cicloturismo”, compì nel 1897 in solitaria il viaggio di quasi 1000 km tra Romagna e Toscana, che gli ispirò una tra le sue opere più amate: “La Bicicletta”.




Una visita al Giardino delle Erbe è d’obbligo! Questo giardino sorge nella Frazione di Prugno e vanta oltre 400 specie coltivate in bell’ordine nei gradoni tematici che si affacciano sulla Valle del Senio. Grazie alla presenza del Giardino delle Erbe e alle numerose iniziative che sono nate negli anni attorno alla coltivazione delle erbe aromatiche, si è consolidata a Casola Valsenio una cultura di queste piante che ha portato alla definizione di Casola come “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”.

Da provare gli originali piatti che molti dei ristoranti casolani propongono con erbe officinali, petali di fiori, frutti dimenticati: un tuffo nei sapori e nei colori di queste piante dai molteplici utilizzi, studiati e accostati in maniera creativa ma senza mai dimenticare la tradizione.



Se invece ci si sente come piloti da formula uno ma in versione pedali, si può fare l’anello Ride Mondiale Imola - Riolo Terme: ventisette chilometri fra vigneti e cantine in un susseguirsi di salite e discese nella massima espressione della bicicletta – i campionati mondiali di ciclismo - ma anche un inno alla voglia di vivere impersonata nel settembre del 2020 da chi si radunò sui colli di Riolo Terme per assistere al mondiale vinto dal predestinato francese Julian Alaphilippe, trionfatore dopo l'inseguimento mozzafiato cui lo costrinse il fiammingo Wout Van Aert.

Le salite del Mazzolano con pendenze al 13% e della Gallisterna con un tratto di 1,4 chilometri al 10,6%, condito da picchi al 15%, portano ancora le tracce dipinte sulle strade di quella gara svoltasi in uno degli anni più difficili della storia, il 2020, grazie a campioni e tifosi che avevano comunque scelto di esserci, di arrivare qui dall’Europama anche dall'Australia, dagli Stati Uniti, dal Giappone, dalla Colombia o dal Ruanda.

La scalata al Mazzolano, inframmezzata da una ripida discesa, e quella alla Gallisterna, dove si arriva dopo aver costeggiato Riolo e la cittadella delle Terme fanno da cornice insieme al Rio Sanguinario, torrente che funge da confine fra le province di Bologna e Ravenna a chi, lanciatosi in picchiata verso la bandiera a scacchi dell’autodromo dopo aver domato le ripide salite, può dire a ragione di essere ormai parte del paesaggio.






Prossimo Evento Wellness & Positive Sport Pilates e e-bike

28-30 aprile presso Grand Hotel Terme di Riolo con Caroline Eyrolle



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